Biografia
1871 - 1936
1871 - 1892
1871 - 1892
Giovinezza
Grazia Deledda nasce a Nuoro, nel 1871 da famiglia benestante, quinta di sette fratelli e sorelle.Subito dopo la scuola primaria iniziò i suoi studi da autodidatta e presto, giovanissima, a soli quindici anni scrive la sua prima novella. A diciassette invia alla nota rivista del tempo ‘’Ultima moda’’, il suo primo scritto Sangue Sardo domandando la sua pubblicazione. Iniziano quindi varie collaborazioni con riviste locali e nazionali, successivamente nel 1892, con la pubblicazione di Fior di Sardegna, prende il via la vera e propria attività letteraria di Grazia Deledda che da quel momento non si è più fermata.
1900-1916
1900-1916
Attività letteraria
Nel 1900 si trasferisce a Roma con suo marito e corona uno dei suoi più grandi sogni, evadere dalla realtà sarda, seppur sempre molto presente nei suoi racconti. Infatti una delle tematiche preponderanti e ricorrenti nei suoi scritti è proprio la società patriarcale sarda, una società che per motivi geografici ma altresì culturali era scollegata dalla nazione, come ha evidenziato lei stessa in tante lettere e interviste.Spesso soggetta alla critica per le sue descrizioni ruvide della realtà, problemi familiari, frequentazioni romantiche, e velate autobiografie, è stata una forte esponente del verismo e a tratti del decadentismo, La sua scrittura è sempre stata caratterizzata da una chiave molto moderna, le sue opere infatti, sono risultate facilmente adattabili alla narrazione cinematografica. Così, nel 1916 è stato girato il film muto Cenere, tratto dall’omonimo libro della scrittrice, purtroppo mai concluso a causa della guerra.
1927
1927
Premio Nobel
Nel 1927 le viene conferito il Premio Nobel per la letteratura del 1926 (in quell’anno non era presente nessuno con i requisiti). Grazia Deledda è stata la prima donna italiana a cui è stata mai consegnata una simile onorificenza. Di lei colpirono sempre il carattere forte e allo stesso tempo docile, lei stessa si presenta così:Sono piccina piccina, sa, sono piccola anche in confronto delle donne sarde che sono piccolissime, ma sono ardita e coraggiosa come un gigante e non temo le battaglie intellettuali.
1936
1936